San Gregorio. Esplode la bombola, l'abitazione distrutta aveva oltre due secoli: ora è sotto sequestro

Giovedì 9 Maggio 2024 di Luca Vecellio
San Gregorio. Esplode la bombola, l'abitazione distrutta aveva oltre due secoli: ora è sotto sequestro

SAN GREGORIO (BELLUNO) - Il caseggiato interessato dall'esplosione, adiacente a una stalla e a un altro edificio più recente, avrebbe anche una rilevanza storica: risalirebbe infatti al 1818, come riporta una targa affissa al sottotetto, che ne indica anche una data "Die 19 Apr. ".

Il pensionato, originario del paese, vi abitava da tanti anni, da solo. Dopo l'esplosione, che ha abbattuto anche i serramenti, il tetto ha ceduto, collassando in parte su se stesso.

L'INCENDIO

I Vigili del fuoco, una ventina, coordinati dal funzionario di guardia, hanno operato per oltre undici ore, dalle 8 alle 19, prima spegnendo le fiamme vive e raffreddando con gli idranti dall'alto della scala dell'autogrù, per eliminare ogni ulteriore rischio di propagazione. Successivamente, raggiunti i balconi in legno (a quanto pare rimasti stabili), hanno lavorato sulla struttura dall'interno con le motoseghe. Sul tetto le squadre hanno dovuto asportare gran parte delle tegole, in quanto già compromesse e fumanti. A intervenire sono arrivati ​​anche i tecnici di E-Energia, che hanno verificato le condizioni dell'impianto elettrico, consentendo ai vigili del fuoco di lavorare in sicurezza. L'abitazione, nonostante il massiccio e tempestivo intervento, è ora distrutta e inabitabile, almeno per quanto riguarda il primo e il secondo piano. «No, non era mai avvenuto un incendio in questa borgata - spiegano i Possamai, che vivono a destra dell'edificio, con gli occhi lucidi nel vedere tutta quella distruzione a due passi da casa. - È davvero un dispiacere per noi. Ma soprattutto speriamo che Giovanni si rimetta presto».
Dal Comando dei Vigili del Fuoco di Belluno, Franco Carinato spiega: «Verso le 7.45 ci è arrivata la chiamata per un incendio in abitazione con persona all'interno. Siamo intervenuti dal distaccamento di Feltre e dal Comando di Belluno, con i volontari, e abbiamo raggiunto la casa in fiamme poco prima delle otto. Uno dei nostri colleghi, che abita qui vicino, è arrivato prima e ci ha aggiornati: il proprietario era già all'esterno, così abbiamo provveduto a consegnarlo alle cure del Suem. Per quanto riguarda la nostra parte, abbiamo cercato di spegnere l'incendio confinandolo sulle aree laterali per proteggere le altre abitazioni».

LA CAUSA

Perlustrando l'abitazione, i tecnici hanno cercato per diverse ore delle tracce della causa scatenante della deflagrazione, individuando effettivamente delle bombole di gas e confermando l'ipotesi come l'unica possibile, ma senza trovarne l'innesco effettivo che poteva essere, per esempio, una bombola attaccata a un fornello. L'abitazione è stata posta sotto sequestro dai Carabinieri di Santa Giustina, intervenuti con una pattuglia. Fortunatamente, le oltre undici ore di lavoro dei Vigili del fuoco sul tetto hanno consentito di limitare i danni alle proprietà vicine, cosa che - considerando l'intervento nel contesto di una schiera di case di antica fattura - non era per nulla scontata. Le altre famiglie hanno così potuto rientrare nella tranquillità alle proprie abitazioni. Ora, per la piccola comunità di Fumach, l'unica speranza che conta è quella di riveder tornare sano e salvo il proprio compaesano.

Ultimo aggiornamento: 08:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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