AURONZO (BELLUNO) - «Non ci sarà un contratto, ma c'è un mandato firmato dal sindaco, un "cugino" del primo e propedeutico o preliminare al secondo. Tutto qua. Al di là dell'aspetto strettamente tecnico-formale, è la sostanza che conta»: così Gianni Lacchè, presidente della Media Sport Event, ribatte alle precisazioni espresse su Facebook l'altro ieri dal sindaco di Auronzo di Cadore, Dario Vecellio, a seguito delle dichiarazioni del manager romano. Esternazioni di Gianni Lacchè che erano scaturite dopo la lettera inviatagli dal Comune cadorino per cui l'Ente civico si ritiene svincolato dal mandato conferito alla Media Sport Event per ottenere il ritiro della Lazio all'ombra delle Tre Cime di Lavaredo per il biennio 2024-2025.
LA SCELTA
Decisione di "chiamarsi fuori" presa dal municipio di via Roma principalmente per il fatto che, nonostante generiche assicurazioni, la Media Sport Event non sarebbe stata in grado alla data del 10 aprile scorso di garantire la disponibilità di una struttura ricettiva destinata agli scopi del mandato.
TEMPI RISPETTATI
Per Gianni Lacchè dunque c'è tutto il tempo per preparare accoglienza e centro sportivo in riva al lago di Santa Caterina. Per quanto riguarda infine il tasto problematico della ricettività dell'Hotel Auronzo conclude il presidente della Media Sport Event: «Sarà disponibile con la nomina mediante gara del gestore da parte del Tribunale Fallimentare di Belluno non più dal 10 maggio, bensì dalla fine di aprile nei tempi e nei modi che io ho pattuito con il Comune». Intanto nella Val d'Ansiei la gran parte degli operatori locali sono sulla corda in attesa di una conclusione auspicabilmente positiva. Non sono solamente gli albergatori e gli affittacamere, ma anche i numerosi ristoratori, gli agriturismi e le malghe della zona di cui la tifoseria non ha mancato di esprimere l'apprezzamento.