Agguato a colpi di pistola dallo scooter a Chiarano, tenta di uccidere il cugino: arrestato nella sua casa di Salgareda

Mercoledì 8 Maggio 2024 di Redazione Treviso
Agguato a colpi di pistola dallo scooter a Chiarano, tenta di uccidere il cugino: arrestato nella sua casa di Salgareda

SALGAREDA/CHIARANO (TREVISO) - Agguato a colpi di pistola dallo scooter, tenta di uccidere il cugino: arrestato. Si tratta di un 33enne di origini kosovare destinatario di un provvedimento risalente al 2022 emessa dal Tribunale di Venezia per droga. E, questa mattina, 8 maggio, in un'abitazione di Salgareda, i carabinieri gli hanno anche notificato l'informazione di garanzia per i reati aggravati ed in concorso di tentato omicidio e porto illegale di armi.

Il 33enne è quindi accusato di essere il presunto autore anche del tentato omicidio del cugino di 37 anni Kukiqi Hajdin che era stato colpito, lo scorso 7 marzo, con due proiettili da una persona a bordo di uno scooter. 

L'arresto 

Nelle prime ore della mattinata i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Treviso hanno rintracciato, in un’abitazione di Salgareda, un 33enne di origini kosovare destinatario di un provvedimento di esecuzione di pene concorrenti con contestuale ordine di esecuzione per la carcerazione emesso nel 2022 dal Tribunale di Venezia, per il quale doveva espiare 5 anni e 4 mesi di reclusione per reati contro la persona, armi e stupefacenti. Sempre questa mattina, i militari, dopo l'esito parziale delle indagini dirette dalla Procura della Repubblica di Treviso sul tentato omicidio dello scorso 7 marzo a Chiarano, hanno notificato allo straniero un'informazione di garanzia per i reati aggravati ed in concorso di tentato omicidio e detenzione e porto illegale di armi, procedendo ad una serie di perquisizioni dove i carabinieri hanno trovato altri indizi utili alle indagini. L’arrestato sarà portato nel carcere di Treviso.

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I sospetti della vittima

Hajdin Kukiqi aveva subito indirizzato i suoi sospetti nei confronti di un parente e, lo scorso 9 marzo, sottolineava: «So chi ha sparato. Sono sicuro che volesse uccidermi». E ripercorrendo quegli istanti, dal suo letto d'ospedale, affermava: «Sono uscito di casa per andare a lavorare, come ogni mattina. Ho visto con la coda dell’occhio lo scooter e mi sono detto che era strano. Non ci sono moto di solito a quell’ora. Poi, ho pensato che fossero studenti e mi sono avviato alla macchina, parcheggiata a poche decine di metri da casa mia. Il primo colpo mi è stato sparato da dietro e mi ha centrato su un fianco. Allora mi sono girato e mi hanno colpito una seconda volta alla gamba. È a quel punto che ho visto un terzo colpo, che non mi ha trafitto, ma era diretto alla testa».


Ultimo aggiornamento: 9 Maggio, 10:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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