Due colpevoli per un unico delitto? Il dubbio che si stia consumando una feroce ingiustizia su Monica Busetto c'è

Venerdì 17 Maggio 2024

Egregio direttore,
in un'Italia in cui non sono pochi gli omicidi impuniti, per l'uccisione di Lida Taffi Pamio avvenuta nel dicembre 2012 in via Vespucci a Mestre sono attualmente due le persone in carcere condannate con sentenza definitiva, Monica Busetto e Susanna "Milly" Lazzarini. Entrambe le sentenze, pronunciate alla fine di due distinti processi escludono il concorso fra le due condannate e indicano ciascuna di loro come unica responsabile dell'omicidio. Susanna "Milly" Lazzarini, che ha confessato, sconta la pena nel carcere femminile della Giudecca, al quale Papa Francesco ha fatto visita lo scorso 28 aprile. Chissà se il Pontefice sa che nel carcere di Montorio, con i cui detenuti pranzerà sabato 18 maggio, sta scontando la sua condanna definitiva a 25 anni di carcere (di cui già 10 vissuti da reclusa) Monica Busetto, che si è sempre professata innocente e si è vista respingere alcuni mesi fa dalla Corte d'Appello di Trento la richiesta di revisione del processo?

Giuseppe Barbanti


Caro lettore,
non credo proprio che Papa Bergoglio abbia mai sentito parlare dell'omicidio di Lida Taffio Pamio né che conosca l'incredibile percorso giudiziario di cui è vittima, da ormai dieci anni, Monica Busetto.

Ma prendiamo volentieri a pretesto la presenza sabato del Ponteficie (non credo se ne adonterà) nel carcere di Montorio per tornare a parlare di questa assurda vicenda che vede due donne, una delle quali rea-confessa e l'altra (la Busetto appunto) dichiaratasi invece sempre innocente, condannate per lo stesso omicidio. Un dramma umano prima che una sconcertante storia giudiziaria. Com'è possibile infatti che per unico delitto esistano due colpevoli che, come è stata accertato non erano complici e non hanno quindi agito in concorso? O la colpevole è Susanna Lazzarini, che infatti ha ammesso le sue colpe, o è Monica Busetto, che invece ha sempre proclamato la sua estraneità al delitto. E com'è possibile che nessuno, a parte gli attuali avvocati di Busetto, non si ponga almeno il dubbio che si stia consumando una feroce ingiustizia nei confronti di una donna, probabile vittima di valutazioni e ipotesi investigative rivelatesi poi sbagliate? Sia chiaro: non è nostra intenzione giudicare nessuno. Vorremmo solo che si facesse tutto quanto è possibile per evitare un errore giudiziario. E per evitare che Monica Busetto, che ha già trascorso 10 anni in carcere, ne debba passare dietro le sbarre altri 15. Da innocente.

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